Quando un paziente mi consulta a causa del suo mal di schiena, è molto raro che io sia il primo specialista a cui si rivolge. Questo perché, in linea di massima, la gente non tende ad ignorare il problema. Proseguendo nel suo racconto, inevitabilmente il paziente mi rivela che ha un passato di terapie fisiche, farmacologiche, infiltrative, a volte chirurgiche. Purtroppo senza trovare beneficio.
Perché?
La lombalgia non è propriamente una “diagnosi”: è semplicemente un sintomo. Le cause di questo sintomo sono davvero tante, e vengono classificate in macro-gruppi: tra questi gruppi, il più importante (>80%) è quello delle cause “meccaniche”, dove il dolore è aggravato dai movimenti e dal carico sulla colonna vertebrale.
Se la causa è meccanica, la soluzione deve essere meccanica
Intervenendo farmacologicamente, si riesce a ridurre il dolore ma il movimento vertebrale non viene ristabilito. Le terapie fisiche (come laser, TENS, magnetoterapia, TECAR ecc…) possono offrire solo un effetto anti-infiammatorio, al pari delle infiltrazioni. In poche parole, nessuna di queste terapie ha un effetto meccanico sulla colonna vertebrale.
Un approccio che segue le Linee Guida Internazionali per la Lombalgia
Quando la schiena si blocca (il famoso “colpo della strega”), oltre ai FANS/paracetamolo c’è una sola terapia raccomandata: la manipolazione vertebrale. Tutte le altre terapie non sono raccomandate dalle linee guida per il trattamento della lombalgia acuta. Spesso i pazienti mi chiedono perché questo approccio non gli sia mai stato proposto: la difficoltà sta nel trovare qualcuno in grado di intervenire a regola d’arte e in sicurezza. In Italia non è facile, vista la scarsità di professionisti adeguatamente qualificati: siamo circa 400, tutti laureati all’estero vista l’assenza di Università italiane dove ottenere il titolo di Dottore in Chiropratica. Nessun altro professionista può vantare un’istruzione tanto approfondita nella manipolazione vertebrale.
In cosa consiste la manipolazione vertebrale
La manipolazione vertebrale mira a riportare in movimento un segmento vertebrale. Una procedura che se eseguita con competenza è sicura ed indolore: tramite un’azione meccanica veloce e precisa, la funzionalità vertebrale viene ripristinata, facilitando l'attività della muscolatura paravertebrale.
Passato il dolore, risolto il problema?
La maggior parte dei pazienti si rivolge a me al fine di ridurre la sintomatologia, ma è ugualmente importante fare in modo che il problema non si ripresenti. La nostra schiena non è stata concepita per le attività lavorative odierne, che si concentrano agli estremi del movimento: chi esegue azione ripetitive 8 ore al giorno o esattamente all’altro estremo chi passa la giornata lavorativa seduto ad una scrivania. Proprio per questo, appena possibile insegno a tutti i pazienti quale attività è meglio svolgere, con che tempi, ecc… Per fare in modo che le persone riprendano il controllo del proprio corpo.
Cosa puoi fare già oggi per la tua schiena
Come detto precedentemente, le linee guida raccomandano la manipolazione vertebrale come unica terapia non farmacologica per la lombalgia acuta. Tra le righe, pero’, sottolineano l’importanza di un altro intervento che merita attenzione: il movimento. Stare seduti o a letto quando la schiena si blocca non è utile né raccomandato. Il movimento è la terapia meccanica per definizione, quindi invito tutti i pazienti a uscire e fare quello che facciamo sempre piu’ raramente: una bella camminata. Se il dolore persiste, conviene rivolgersi a un Dottore in Chiropratica per evitare che il problema cronicizzi e diventi piu’ difficile da risolvere.